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Extra CV – parte 2: Colloqui ravvicinati del terzo tipo

Come promesso nella prima parte dell’articolo ti ho anticipato di un altro esempio di CV straordinario: l’espressione di un genio eclettico la cui vita è stata il massimo del potenziale umano: Leonardo Da Vinci.

Ma cosa c’entra Leonardo il pittore e ingegnere con la ricerca del lavoro? Devi sapere che Leonardo NON è nato Leonardo, anche lui è stato giovane ed ha dovuto dimostrare le sue abilità per portarsi a casa la pagnotta ed avere dei lavori commissionati. Potrei scrivere un articolo interno su di lui, ma ti lascio il link direttamente al sito che mi ha ispirato.

È (forse) la prima lezione della storia di Personal Branding (datata 1482) e di applicazione della ricerca attiva.

Per fartela breve, Leonardo scrive una lettera di presentazione a Ludovico il Moro spiegando le cose che sarebbe stato in grado di fare per il suo ducato di Milano.

La cosa veramente straordinaria della sua auto-candidatura è questa: Leonardo era conosciuto principalmente come un pittore ed artista, ma nella lettera al Moro tra i 12 punti totali, solo gli ultimi 3 elogiano le sue qualità artistiche. Nei primi 9 punti, Leonardo descrive le sue qualità di costruttore di armi ed illustra strategie per la difesa militare da applicare per il ducato.

È una strategia unica perché va a rispondere alla maggiore preoccupazione del Moro, ovvero come potersi difendere dai propri nemici ed espandersi.

Il giovane Leonardo ha individuato il bisogno vero del duca promuovendosi come l’unica persona in grado di soddisfarlo e cosa veramente geniale, allega alla lettera di presentazione dei disegni di macchine da guerra innovative che solo lui avrebbe potuto costruire. Non noti qualche parallelismo con il “famoso” progetto della ricerca attiva di cui parlo nel mio articolo su come trovare lavoro?

Al contrario i giovani d’oggi sono ancora a “Europass si o Europass no?”. Ma questa è tutta un’altra storia…

Stiamo parlando di aver applicato delle teorie moderne di candidatura e personal branding con 600 anni di anticipo, io davvero NON so se riesci ad apprezzare la genialità di questa persona.

Al contrario i giovani d’oggi sono ancora a “Europass si o Europass no?”. Ma questa è tutta un’altra storia, posso solo dire con certezza che Leonardo è stato il primo candidato ideale della storia!

Ma adesso cambiamo argomento e passiamo come promesso ai 3 approcci da fuorilegge per candidarti. NOTA BENE – Questi approcci servono ad aprirti la MENTE e a farti pensare in modo diverso. Non è che se fai queste cose hai la garanzia del colloquio.

  1. METODO COCA-COLA 👉tempo fa ho sentito il CEO di Coca Cola raccontare su una diretta LinkedIn questo aneddoto: un candidato gli inviò in ufficio una bottiglia di Coca cola con il suo CV personalizzato stampato sull’etichetta della bottiglia. Non male come idea eh? In sostanza vai a personalizzare l’etichetta di un prodotto con le tue competenze.

  2. METODO VIBRATORE 👉tempo fa ho inviato un CV ad una nota azienda di SEX TOYS realizzando un video CV in cui mostravo la mia personalità tenendo in mano un vibratore di parecchi cm. Nell’offerta di lavoro, tra i requisiti, era espressamente richiesto il dimostrare “apertura mentale” verso i temi della sessualità. Cosa c’è di più sfacciato di vedere un candidato “uomo” tenere in mano un vibratore?

    Questo non significa che devi iniziare anche tu ad usare un dildo per candidarti. Però cerca di capire il messaggio: alcune realtà, alcune aziende di prodotto, possono essere completamente spiazzate con approcci alla texana.

    Alla fine non mi hanno chiamato, ma non perché l’idea NON fosse buona. Purtroppo non hanno proprio visualizzato la mia candidatura (alla fine dell’articolo capirai come faccio a saperlo).

  3. METODO “LA TERRONATA” 👉prima di rompermi le palle perché non sono politicamente corretto, ti ricordo che sono un terrone io in primis. Quindi mi è concesso scherzare usando questa espressione. Perché questo metodo ha questo nome? Tempo fa da me, i contadini usavano portare le uova, le salsicce e la carne al medico del paese, al prete, etc. Insomma hai capito perché si parla di terronata.


    Andiamo al metodo: un mio amico cercava lavoro come e-commerce manager in una grande multinazionale. Nella sua esperienza aveva già lanciato un piccolo progetto di e-commerce di vini per un suo conoscente. Allora cos’ha fatto?
    Ha inviato un piccolo pacco con bottiglia di vino e il suo CV allegato al responsabile marketing di questa grande multinazionale. Ha speso circa 15 euro per fare la spedizione con raccomandata, ma alla fine è riuscito a fare un colloquio molto importante per la sua carriera (anche se poi non l’hanno preso). La prossima volta, oltre al vino, gli ho detto di allegare anche un salame.

Cosa voglio veramente dirti in questo articolo? OGNUNO DI NOI  PUÒ SEMPRE FARE QUALCOSA DI DIVERSO. È una tua responsabilità, si tratta di sforzarsi, di ingegnarsi e di pensare al di fuori degli schemi (che poi è la mia definizione di creatività).

Ultimo passo: IL LINK DI TRACCIAMENTO. La domanda che mi sono sempre fatto quando ero disoccupato è sempre stata: Ma esiste un cazzo di modo per sapere se il mio CV è arrivato ed è stato letto da qualcuno?Nessuno ha mai saputo darmi una risposta soddisfacente, allora l’ho inventata IO la risposta.

Esiste un tool completamente gratuito che ti permette di tracciare dei link: ogni volta che qualcuno clicca, si incrementa un contatore. Il tool si chiama https://www.rebrandly.com/, è semplicissimo da usare e non è l’unico. Quello che faccio io è questo: nel mio CV inserisco un link di Google drive con il mio portfolio progetti che è direttamente tracciato da rebrandly.

Quando un HR aprirà il mio CV nel leggerlo, si imbatterà nel link con scritto “portfolio progetti” e nel momento in cui ci clicca il contatore del software aumenta di 1. Non solo, posso anche sapere il giorno in cui viene visualizzato. In questo modo se tu hai mandato 20 CV e vedi 10 click segnati puoi sapere con certezza che almeno 1 azienda su 2 ha visualizzato il tuo CV. Per me è stata davvero una svolta questa scoperta, perché così avevo la percezione che qualcuno leggesse i miei CV e che sarebbe solo stato questione di tempo.

Con questo suggerimento BOMBA si conclude questa mini-serie di articoli sul CV. Se non hai letto la prima parte dell’articolo la trovi qui e se vuoi approfondire i temi della ricerca attiva ti suggerisco il libro di Riccardo Maggiolo che ha ispirato molti dei miei contenuti.

Prima di salutarti, ti ricordo che non sono un HR e non faccio selezione del personale. Però faccio una cosa che “chi fa le chiacchiere” nelle varie dirette LinkedIn NON fa mai: SPERIMENTO. Questi metodi li ho tutti realmente testati da solo o con alcuni amici che mi chiedono consigli.

Sono applicabili anche a te? Non lo so. Ma una cosa è certa: spesso le persone non fanno veramente tutto quello che serve per trovare lavoro. Ti saluto con una massima di Mario Draghi che vale (oltre che per salvare l’euro) anche quando cerchi lavoro “Whatever it takes”. Alla prossima!


PS. se non condividi sei un HR!

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Blogger, Disoccupato

Laureato 110 e lode con Dottorato di ricerca. Nominato da Forbes nella classifica dei top 100 talenti italiani under 30. Non sono nulla di tutto ciò. Al momento disoccupato. Scrivo per alleviare la mia frustrazione.