Donne giovani ed affascinanti, via vai continuo di uomini di mezza età, lunga fila per entrare. Non sono finito in un night club, ho solo preso appuntamento con un’agenzia per il lavoro. Vuoi sapere com’è andata a finire?
Questo articolo riporta la mia testimonianza riguardo un’agenzia del lavoro di Trieste (la città non è questa ovviamente, ma così almeno posso dare un’ambientazione alla storia). Perché sono finito in un’agenzia per il lavoro? Perché le voglio provare davvero tutte ed aprirmi più opportunità possibili. Se busso a tante porte, prima o poi un lavoro verrà fuori?
Oggi ti svelerò 5 motivi per cui non ti chiamano quando ti candidi e ti darò qualche spunto su cui ragionare. Questi sono consigli veri di un HR, delle vere e proprie confessioni: dopo le solite formalità, ho letteralmente sedotto la giovane recruiter per ottenere le informazioni utili che volevo.
Detto ciò, veniamo subito al punto dell’articolo e scopriamo le confessioni segrete di un HR.
Verità scomoda 1: Domicilio/Residenza/Distanza
Situazione: hai un profilo in linea, tu vivi a Trieste e l’offerta di lavoro è a Milano. Perché non ti chiamano?
Risposta dell’HR: io da reclutatore, specialmente se si tratta di posizioni junior, tirocini, stage, la prima cosa che faccio è ridurre il numero di candidati sulla base della distanza perché so a priori che un candidato che dovrà trasferirsi per lavoro nel caso di uno stage, mi darà problemi.
Consiglio del Candidato Ideale: sul Cv cambia la residenza in base all’annuncio (lo so è follia). Purtroppo su LinkedIn questa cosa non puoi farla di volta in volta, quindi piuttosto scrivi che vivi a Milano che è meglio.
Verità scomoda 2: Requisiti detti/non detti
Situazione: avete presente la dicitura: “Il presente annuncio è rivolto ad entrambi i sessi, ai sensi delle leggi 903/77 e 125/91, e a persone di tutte le età e tutte le nazionalità ai sensi dei…”: è una cazzata. Mi dispiace dirtelo, ma è così.
Risposta dell’HR: molte nostre aziende clienti ci dicono espressamente che vogliono una persona sotto i 30 anni, una donna che non vuole avere figli, etc., e noi dobbiamo accontentarli. Ovviamente nell’annuncio che scriviamo non possiamo dire certe cose. Quando arrivano le candidature la prima cosa che facciamo è scartare, ad esempio, sulla base dell’età (se il cliente vuole fare un apprendistato). Purtroppo le aziende che si affidano a noi, sono allo stesso tempo nostre clienti e noi dobbiamo tutelare anche i nostri interessi.
Consiglio del Candidato Ideale: hai capito come funziona? L’unica discriminazione che esiste è sulla base dei soldi. Costi poco e lavori? Non sei un soggetto a rischio gravidanza? Hai meno di 30 anni? Bene, allora hai qualche possibilità di farcela.
Verità scomoda 3: Offerte di lavoro su LinkedIn con oltre 2/300 candidati
Situazione: hai presente gli annunci di lavoro su LinkedIn suggeriti per te? Apri l’annuncio e trovi 200 candidati, se non di più. Quindi tu stai pensando che la probabilità di ottenere un colloquio è di 1/200, giusto? E invece è 0. Mi dispiace ma non è questione di matematica. Adesso te lo confessa l’HR.
Risposta dell’HR: quando ci sono offerte di lavoro con così tanti candidati, la priorità è riuscire a chiudere la selezione nel più breve tempo possibile e presentare dei potenziali candidati per il cliente. Quindi nel caso di un’offerta di lavoro con 200 candidati, io prendo i primi 5 che sono in linea e mi sembrano validi e li presento al cliente bloccando la selezione. Tutte le volte che tu ti vai a candidare su queste posizioni, stai solo perdendo tempo. Probabilmente quella selezione è già stata chiusa e tu non fai altro che accodarti.
Consiglio del Candidato Ideale: io ho smesso di candidarmi per questo tipo di annunci. Sono solo perdite di tempo ed ulteriore frustrazione. Quando ti candidi per queste posizioni, il tuo Cv non viene nemmeno visionato. Non so se ti è chiaro.
Verità scomoda 4: Offerte di lavoro scadute
Situazione: vedi offerte di lavoro che girano sempre. Probabilmente sono offerte di lavoro scadute che restano sul sito aziendale o altrove e non vengono mai aggiornate.
Risposta dell’HR: succede davvero, ma spesso perché l’iter di selezione non viene seguito dalla stessa persona durante tutta la ricerca. Quindi capita che davvero ci si dimentichi di rimuovere delle posizioni aperte che, ahimè continuano a ricevere candidature a vuoto. Oppure succede che le aziende per mostrarsi sane ed in salute continuano a tenerle aperte (soprattutto durante l’ultimo anno). Di questo e di altre scorrettezze ne ho parlato anche nell’articolo sul Dark LinkedIn (davvero non lo hai letto?)
Consiglio del Candidato Ideale: quando vedete delle posizioni aperte, cercate la persona che si occupa dell’iter di selezione su LinkedIn, una mail, o cercate il numero dell’azienda e telefonate. Fate ricerca attiva, che detta alla “Candidato Ideale” significa: faccia da culo. Cos’hai da perdere?
Ad ogni modo l’HR in questione ha usato l’espressione “Meglio prendersi una porta in faccia che restare con il dubbio”. SPOILER: Questa storia della ricerca attiva verrà approfondita molto presto con un ospite speciale!
Verità scomoda 5: Il mercato del lavoro è saturo/congelato
Situazione: ok, questa cosa la sapeva chiunque. Non avevi bisogno di me. Tuttavia perché ho deciso di parlartene? Ero curioso di sapere cosa ne pensasse un HR di un’agenzia del lavoro ed avere la sua testimonianza in prima persona: qualcosa di diverso dei soliti tg o articoli che leggi.
Risposta dell’HR: Quest’anno è stata tragica davvero. Abbiamo lavorato tanto solo con assunzioni di OSS ed infermieri per sostituzioni Covid-19, in più ci sono stati dei settori che hanno retto nonostante la crisi: figure di manutentori, operai specializzati, continuano ad essere necessarie nel mercato del lavoro. (Aggiunge) Fare selezione del personale in remoto è diventato molto più difficile, ed abbiamo commesso molti più errori del solito.

A questo punto la punzecchio a modo mio, chiedendole di questi requisiti di assunzione che si leggono sugli annunci in merito agli stage (che è ciò che sto cercando se non ti è chiaro).
Lei risponde: “Le aziende cercano unicorni, non capiscono che il candidato perfetto non esiste e soprattutto dovrebbero avere più chiaro che stage/tirocinio significa formazione, altrimenti dovrebbero cercare un dipendente da assumere”. Che bello sentire una voce fuori dal coro, torno ad avere fiducia in alcuni reclutatori.
Credo personalmente che sia necessario un lavoro di verifica sull’autenticità degli annunci di lavoro. Penso venga data troppa libertà nel pubblicare offerte di lavoro vaghe, con criteri di selezione non oggettivi e con una forte mancanza di trasparenza. Non so cosa ne pensi di tutto ciò, ovviamente so di non averti svelato il “terzo segreto di Fatima” in questo articolo, ma spero di averti chiarito alcune dinamiche magari sconosciute a molti.
Ti lascio un consiglio finale: l’obiettivo al giorno d’oggi non è più trovare lavoro, ma ottenere un colloquio!
PS. se non condividi sei un HR!
Blogger, Disoccupato
Laureato 110 e lode con Dottorato di ricerca. Nominato da Forbes nella classifica dei top 100 talenti italiani under 30. Non sono nulla di tutto ciò. Al momento disoccupato. Scrivo per alleviare la mia frustrazione.
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